Descrizione
Anello da uomo in argento e pietra zaffiro blu realizzato in cera limabile. Con una spina allarga cere l’anello è stato portato a misura standard e la parte esterna ricavata a mano con lime e frese. Attraverso un processo di microfusione il pezzo è stato portato da cera ad argento. Rifinito ulteriormente con lime, frese e carte abrasive (dalla più grossa alla più fine), per togliere graffi e imperfezioni avvenute durante la fusione. Quindi l’anello è stato preparato per l’incastonatura, bloccandolo in un morsetto e con frese a punta e bulini a punta fina sono state modellate le griffe per incastrare lo zaffiro. Una volta finito è stato lucidato internamente al banchetto ed esternamente alla lucidatrice, prima con spazzola in crine e pasta gialla e poi con spazzola in cotone morbido e rossetto, a velocità minima per togliere gli ultimi graffi rimasti e a velocità massima per rifinire il tutto. Una volta lucidato è stato lavato con acqua calda e sapone per gioielli (nell’ultrasuoni, macchinario che con scariche di ultrasuoni lava accuratamente l’oggetto) e fatto asciugare ricoprendolo con della sabbia specifica. Infine è stato sottoposto a rodiatura (bagno galvanico).
Anello da uomo in argento con zaffiro blu
L’anello in argento e zaffiro blu di questa linea, ad onor di verità, nasce per via di un medesimo pezzo commissionatomi dallo zio della mia apprendista. Tramite la nipote era a conoscenza della linea Blue Line sulla quale avevamo da poco finito di lavorare e gli venne il desiderio di un anello in onore del padre, ormai morto da anni. Ciò che ci chiese, in qualche modo, era di racchiudere nel gioiello alcuni elementi che lui ricordava nitidamente di quella figura genitoriale: la semplicità e gli anni ’70. Come diceva Lev Tolstoj
“Tutte le idee che hanno enormi conseguenze sono sempre le idee semplici”
Ebbene sulla base di questo, pensammo immediatamente che i zaffiri blu che avevamo per le mani erano troppo grandi, per cui non volendo rinunciare alla pietra, rinunciammo alla misura grande e optammo per quella piccola. La struttura dell’anello, invece, fu il risultato della rivisitazione di un modello che, secondo le nostre ricerche, era molto in auge negli anni degli hippy e delle contestazioni giovanili. Quando facemmo abbracciare quel punto di cielo notturno ad un cerchio d’argento semplice ma elegante capimmo che avevamo lavorato bene, con tutta probabilità eravamo riusciti a creare ciò che c’era stato commissionato. Quando l’anello arrivò al richiedente la sua emozione fu molta e avemmo la certezza di aver realizzato qualcosa di più di un gioiello prezioso. Di certo non aveva poteri divini alle stregua del famoso sigillo di re Salomone (simbolo del mondo spirituale contrapposto a quello materiale), ma aveva suscitato un’emozione e ciò lo rendeva altrettanto magico. Senza volerlo, ma solo per eccesso di pazienza, zelo e passione, eravamo riusciti ad andare oltre ciò che c’era stato chiesto, avevamo dato vita ad una carrellata di bei vecchi ricordi ed una sensazione di benevole appagamento. Non potevamo chiedere di più, oltre poi all’autorizzazione esplicita da parte del committente di inserire una copia del suo anello nella collezione Blue Line!
