Descrizione
Questo anello con topazio azzurro è stato realizzato in cera limabile. Con una spina allarga cere è stato portato a misura standard, poi, la struttura esterna è stato ricavata a mano utilizzando lime e frese. La decorazione è stata traforata a mano con lime a punta fina e un seghetto; in seguito, attraverso un processo di microfusione, è stato portato il pezzo da cera a metallo. Rifinito ulteriormente con lime, frese e carte abrasive (dalla più grossa alla più fine) per togliere graffi e imperfezioni lasciate dalla fusione. Al banchetto è stato creato il castone, poi saldato sull’anello che è stato quindi bloccato nel morsetto per incastonare la pietra con i bulini. Una volta finito, è stato prima lucidato internamente al banchetto e, successivamente, esternamente con la lucidatrice, prima con la spazzola in crine e la pasta gialla (a velocità minima per togliere gli ultimi graffi rimasti e a velocità massima per rifinire il tutto) ed in seguito con la spazzola in cotone morbido ed il rossetto, ossia ossido di ferro (sia a velocità minima che a velocità massima). Una volta lucidato è stato lavato con acqua calda e sapone per gioielli (nell’ultrasuoni, macchinario che con scariche di ultrasuoni lava accuratamente l’oggetto) e fatto asciugare immergendolo in sabbia specifica. Infine è stato sottoposto a rodiatura (bagno galvanico).
Anello con topazio azzurro e argento modello Cattedrale
Imponente, importante, prestigioso, altolocato: ecco come si presenta questo anello con topazio azzurro e come definisce la signora che lo sfoggia. Di sicuro è un monile che non passa inosservato. Voglio raccontare la sua storia (si perché, si sarà capito, ogni mia creazione ha una storia, un significato e un valore): un giorno una signora entrò nel mio laboratorio e mi disse che desiderava auto-gratificarsi regalandosi un anello d’oro bianco, non sapeva esattamente come dovesse essere ma voleva fosse un anello importante, quindi grande ed appariscente. La proposta mi lasciò completamente entusiasta, non potevo rifiutare una sfida tanto grande. Le mostrai, quindi, la mia scorta di pietre preziose e la invitai a scegliere tranquillamente quella che più le piaceva. La sua attenzione si posò su uno splendido topazio celeste che per il taglio, la tipologia e la grandezza, risaltava in maniera evidente su tutte le altre pietre. Così avevo un punto di partenza da cui iniziare per poter elaborare il gioiello. Ho tentato immediatamente di abbozzare qualche schizzo ma sono stato preso dal dubbio, una pietra del genere meritava di essere studiata con maggiore pazienza, e la cliente andava giustamente soddisfatta, insomma entrambe meritavano la giusta importanza. Ci riflettei a lungo, dovevo creare una struttura che fosse grande abbastanza da ospitare la pietra e che la coprisse per evitare che si rovinasse al primo urto ma che, allo stesso tempo, non pesasse troppo, insomma dovevo fondere estetica e funzionalità. Non so perché ma feci una strana associazione che mi salvò. Pensai alle maestose chiese e cattedrali gotiche fondate su una specifica logica che le rende più statiche e alle loro vetrate che hanno il ruolo di alleggerire la struttura. Sottoposi la mia idea alla cliente, la trovò eccellente e mi misi subito all’opera come un mastro architetto.
L’anello con topazio azzurro venne realizzato, la cliente se ne andò felice ed io ebbi l’autorizzazione a ripetere il gioiello. Il nome “Cattedrale” venne dopo per via della decorazione frontale che lo caratterizza e che ricorda tanto una facciata gotica.
Anello ideale come regalo per una donna sui 40 anni.